SINGOLARITÀ




Tempo fa stavo guardando un documentario della BBC sulla fisica quantistica. Quando ad un ricercatore venne chiesto cosa fosse una singolarità, egli rispose, facendola molto semplice e comprensibile a tutti noi plebei, che è qualcosa a cui fondamentalmente non riesci a trovare una spiegazione.

Ecco: io trovo sia singolare come tutte le cose verso cui in principio ho nutrito una paura profonda, siano anche le stesse che una volta affrontate mi sono venute meglio. E strada facendo ho scoperto come in realtà non fossero nemmeno poi così spaventose come invece me le ero accuratamente dipinte. Da una parte la paura fottuta, dall’altra l’opportunità del successo: ed io nel mezzo, dilaniata come su uno di quegli strumenti di tortura medievale attraverso cui, con una personale interpretazione della passione cristiana, gli inquisitori allungavano e slogavano membra.

Ogni argomento importante necessita di una degna introduzione.
Degna, sì: ma anche concisa.

DEPARTURES


La morte ci ha travolti, abbattuti e storditi come uno schiaffo sordo.

Un caro amico, una manciata di giorni fa si è tolto la vita, catapultandoci senza mediazione in un incubo nero che odora troppo densamente di vuoto. La sua incontrovertibile ed inappellabile decisione riecheggia nelle nostre vite con una sorda risonanza che invade e travolge come marea, tutte le sostanze di cui siamo fatti.

Non colgo sguardo che non sia smarrito, vitreo ed incredulo su quel silenzioso quanto letale ordigno esplosivo che ha scatenato una serie di domande alle quali stiamo cercando di dare una risposta. Una detonazione silenziosa ha aperto uno squarcio affilato e feroce su una realtà così sincera da prendere lo stomaco come un urto di vomito e stritolare la nuca in una morsa di gelo. Una realtà che in questo momento non ha più bisogno di travestirsi di scuse logore, ma necessita soltanto di accettazione e di comprensione.

L’ANNO DEL SALTO NEL BUIO (e non sono ancora atterrata)




Correva l’anno 2002: esattamente dodici anni fa.

È già il secondo post di fila in cui faccio riferimento ai numeri: mi affascinano e mi stordiscono almeno quanto il Tanqueray. Quello che mi stupisce dei numeri, è la loro ricorrenza in determinati periodi dell’esistenza di ciascuno di noi. Credo abbiano una sorta di significato nascosto: che ovviamente non ho ancora compreso. La verità è che ogni pretesto è buono per cercare di dare un senso alla mia presenza su questa Terra: vale tutto, anche i numeri. 

UN ERRORE MADORNALE (nuovi casi a seguire)




Esattamente otto anni fa ho avuto l'ardire di commettere l’errore più grande di tutta la mia vita: ho messo il mio culo su un aereo, lasciando Londra per sempre.
17 ottobre 2009.

Se solo poteste vedere la mia faccia mentre scrivo capireste l'entità del danno.
Sì. Tutt’oggi mi pento di quella decisione fortemente insana, insensata e deplorevole. Ho trascorso ogni dannato giorno di questi otto anni maledicendomi e indagando le ragioni di questa ridicola scelta. Ad oggi una risposta c'è ed è anche abbastanza semplice: a Londra non stavo bene con me stessa. Soltanto recentemente ho compreso come io non stia bene con me stessa da nessuna parte. Quindi, tanto valeva rimanere là.